L'acqua è uno dei beni più preziosi della Terra, eppure spesso viene considerata una risorsa scontata. In realtà, l'acqua è essenziale per la vita degli esseri viventi e per tutte le attività ad essa correlate, tra cui l’agricoltura. 
L'agricoltura è il settore che utilizza la maggior parte dell'acqua dolce del pianeta, consumando circa il 70% delle risorse idriche disponibili (FAO, 2022) ed è quindi di estrema importanza ottimizzarne l’utilizzo per garantire un futuro sostenibile sia per il settore ma in particolare, per l'intero pianeta.

La gestione dell'acqua in agricoltura è un tema cruciale e complesso, che coinvolge molti fattori come la quantità e la qualità della risorsa disponibile, il tipo di coltivazione, la scelta della coltura, le tecniche di irrigazione e la gestione del suolo.
Quando si parla di scelta delle colture bisogna comprendere quanto le piante si adattano all’agroecosistema in maniera differente. 
E’  importante scegliere le colture e in particolare le varietà che riescono ad adattarsi alle condizioni pedoclimatiche del luogo.Inoltre, favorire tutte le tecniche che incrementano la sostanza organica del suolo permette di migliorarne la struttura, traducendosi in una maggiore infiltrazione e ritenzione dell’acqua di irrigazione e piovana, efficientando l’utilizzo della risorsa da parte dell’agroecosistema e incrementando il risparmio idrico complessivo. Considerando gli stress attuali e quelli futuri verso la quale si sta andando, è importante incrementare la ritenzione idrica del suolo per esempio tramite l’apporto di letame, compost e la tecnica del sovescio, per migliorare l’ambiente di coltivazione delle colture. 

La scelta del metodo di irrigazione è un altro fattore rilevante nella gestione dell'acqua in agricoltura. L'irrigazione a goccia e la subirrigazione sono tecniche che distribuiscono l’acqua in prossimità della pianta permettendo di utilizzare la risorsa in modo più efficiente (85-90%). Il metodo irriguo è sicuramente il più efficiente, ma a volte di difficile applicazione in quanto dipende molto dall’orografia del campo e dalla qualità dell’acqua che viene utilizzata, che potrebbe compromettere l’occlusione degli ugelli del sistema. Per ovviare a queste problematiche sono stati messi a punto dei gocciolatori auto-compensanti che riescono a mantenere una pressione di esercizio costante anche in caso di pendenze sfavorevoli, ma rimane comunque un impianto costoso e non sempre di facile accesso per l’agricoltore. 
Un’altra tipologia di irrigazione è chiamata per aspersione o a pioggia, questa ha un efficienza fra il 70-80%. Gli impianti possono essere di tipo fisso o mobile, nel primo caso sono utilizzate per esempio nei frutteti mentre i secondi si trovano sottoforma di pivot o rotoloni nelle colture di pieno campo. 

Oggi possiamo vedere i cambiamenti climatici in atto e che sta cambiando la modalità con cui le precipitazioni si distribuiscono durante l’arco temporale. A partire da questa considerazione potrebbe essere importante dotarsi di sistemi di raccolta dell’acqua piovana, serbatoi  che possono essere utilizzati per irrigare le colture durante i periodi di siccità.
Infine, è importante promuovere la consapevolezza e la condividisione delle conoscenze tra gli attori della filiera sull'importanza della gestione sostenibile dell'acqua. Ciò può essere fatto attraverso programmi di educazione e formazione, nonché attraverso incentivi finanziari per gli agricoltori che adottano pratiche agricole sostenibili.

In conclusione, non esistono delle soluzioni generiche per ovviare a questo problema ma è fondamentale cercare di adattare le migliori soluzioni nei diversi contesti specifici, in maniera puntuale, sfruttando tutte le conoscenze e le tecniche a nostra dispozione.