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Non solo mele

Surf Lessons for All

Il territorio: una ricchezza di specie frutticole di alta qualità.

Il territorio è caratterizzato da una grande varietà di aspetti orografici, pedologici e climatici, che consentono la coltivazione di un vasto assortimento di specie frutticole di alta qualità.

In particolare, la presenza di valli, montagne e pianure, insieme alle caratteristiche pedologiche del territorio, permettono di coltivare specie frutticole come il pero, il melo, il pesco, il susino, l'albicocco, la ciliegia e i piccoli frutti come il mirtillo, il lampone, la mora di rovo, il kiwi e molti altri. Ogni specie frutticola trova le condizioni ideali per esprimere tutto il suo potenziale, sia dal punto di vista organolettico che nutrizionale.

Inoltre, la grande varietà di specie frutticole coltivate consente di diversificare la produzione e di offrire al mercato una vasta gamma di prodotti freschi e di alta qualità, che vengono apprezzati dai consumatori in tutto il mondo.

La conservazione

Anche noi respiriamo grazie alla presenza di gas come azoto, ossigeno, argon e anidride carbonica ed è variando la percentuale di queste sostanze che riusciamo a conservare la frutta. 

Non c’è niente di chimico in tutto questo! È aria!

Per le altre tipologie di frutti si possono utilizzare: 

  • La CONSERVAZIONE IN ATMOSFERA NORMALE riguarda l’utilizzo di basse temperature per rallentare la respirazione dei frutti e quindi la loro degradazione. In genere viene utilizzato nei frutti estivi, ma non solo, in quanto questi hanno una tempistica nel consumo molto più spinta rispetto alle mele. I frutti estivi sono di facile consumo e non hanno necessità di essere conservati per lunghi mesi. 

  • La CONSERVAZIONE IN ATMOSFERA CONTROLLATA per cui si modifica la concentrazione di ossigeno (O2) e anidride carbonica (CO2) per prolungare la vita del prodotto. In particolare, si abbassano i livelli di O2 per aumentare la CO2, i livelli vengono impostati all’inizio della fase di conservazione e mantenuti tali per tutto il ciclo grazie all’utilizzo di sensori che rilevano i livelli dei gas nella cella frigorifera. 

Grazie alla riduzione della respirazione del frutto si riesce a portare sulle tavole un frutto che non ha perdite a livello di zuccheri e nutrienti e presenta una texture compatta.

I range di ossigeno e anidride carbonica e il periodo di conservazione dei prodotti varia in base alla specie e alla varietà conservata, nel caso del periodo questo può durare diversi giorni come alcuni mesi. 

Nel caso specifico del mirtillo viene utilizzata la CONSERVAZIONE MODIFICATA  che sfrutta l’utilizzo di pallet bag. Viene modificata l’atmosfera variando le percentuali di Co2 e O2 previa un leggero sistema di vuoto all’interno del pallet bag. Grazie all’aumento di concentrazione di CO2 si ottimizza la conservazione dei piccoli frutti rallentando così il metabolismo respiratorio e permettendo una prolungata qualità dei frutti. 

L’utilizzo di questi gas permette di diminuire l’incidenza di alcune muffe come la Botrytis che hanno sulla conservazione dei prodotti. 

Per l’attuazione di questa tecnica si utilizzano dei teli che coprono i pallet mantenendo nel tempo le concentrazioni dei gas desiderate. 

Il Progetto FruRed

Se vuoi saperne di più

Il progetto FRU.RED coinvolgendo aziende melicole piemontesi

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